L’analisi dinamica ha lo scopo di verificare i parametri modali caratteristici della struttura di un edificio. Ne consegue che è un’analisi specifica dedita all’acquisizione: della risposta dinamica (in termini di frequenza), degli spostamenti modali e degli smorzamenti. L’attuazione dell’analisi dinamica è regolamentata dalle vigenti normative tecniche per le costruzioni (NTC 2018 – § 7.3.2).
Essenzialmente, il servizio di analisi dinamica prevede due metodi operativi in campo sperimentale:
- L’analisi modale sperimentale (EMA)
- L’analisi modale operazionale (OMA)
La differenza tra i due metodi è legata alla possibilità di rilevare la forzante.
Nell’analisi modale sperimentale (EMA), si misura la forzante e le risposte strutturali, per determinare la funzione di risposta in frequenza (FRF). Questo tipo d’ analisi dinamica prevede il rilievo dei dati relativi alla risposta strutturale normalizzata rispetto alla forzante. È considerata un’analisi di tipo sperimentale idonea alla verifica delle strutture di piccole dimensioni. Difatti, queste ultime, risultano facilmente eccitabili con sistemi dotati di celle di carico (funi, catene, solai, travi, colonne).
L’analisi modale operazionale (OMA) a differenza dell’analisi Input-Output (I-O), consente il rilievo dinamico senza l’uso di forzanti, riuscendo ad adattarsi alle situazioni, grazie alla possibile attuazione di una lunga campionatura in termini di tempo.
In definitiva, l’analisi dinamica consente di:
- Eseguire degli approfondimenti in fase conoscitiva
- Superare le difficoltà legate allo studio del grado di vincolo, dei parametri di fondazione e del contributo degli elementi secondari
- Ottenere un livello di conoscenza (LC) elevato